giovedì 9 aprile 2009














la foto e' di Pino Scaccia
Paganica (L’Aquila). Vivere sotto la tenda, piazzata davanti alla tua casa dove non puoi più entrare.
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Luca Borghini fa notare che..fino a questo momento forse gli extracomunitari non sono inseriti nel conto delle vittime o dispersi.


http://current.com/items/89957239/abruzzo_gli_extracomunitari_sono_inseriti_nel_conto_delle_vittime_o_dispersi.htm
Attualmente i morti ufficiali secondo l'ultimo bollettino diramato dalla Protezione Civile sono 287 (286 identificati + 1 non ancora identificato), ai quali vanno necessariamente aggiunti gli ancora numerosi dispersi che secondo il presidente del consiglio sono "poche unità" e comunque non superiori alla decina. Ma proprio su questa notizia che in rete si sta diffondendo un'altra, se confermata, drammatica notizia: i dispersi potrebbero essere molti di più, un numero difficile da stabilire, ma comunque ragguardevole. La notizia, in cui occorre necessariamente usare il condizionale, è stata diffusa da alcuni blogger aquilani che dichiarano che a loro risultano stime differenti, pare infatti che numerosi extracomunitari ed immigrati siano "residenti" nel centro storico della città all'interno di scantinati o semi-interrati ma non in regola né con gli affitti né con i permessi di soggiorno, residenti cioè virtuali che non risultano in nessun elenco perché non regolari e quindi senza regolare contratto abitativo. Per altri blogger residenti invece, il conto delle vittime è sempre superiore "Al momento sono mille. E non è finita. E gli sfollati sono 60mila." è scritto su un blog di una cittadina de L'Aquila. Sono stime molto alte e difficili da confrontare con le stime ufficiali, quindi la notizia non deve creare allarmismi tra la popolazione regolarmente residente dal momento che grazie al lavoro della protezione civile tutti gli sfollati sono in condizione di avvertire se eventuali parenti o amici non sono ancora stati contattati e tantomeno riscontrati né nella lista dei feriti né in quella delle vittime.

Domani contatteremo direttamente alcuni blogger locale per avere maggiori informazioni a tal riguardo e dichiarazioni direttamente dalle zone colpite dal terremoto.

rovine in terra
di pietre e sassi
incolori calcarei senza forma
argille rosse
pietosi luoghi d'asfalto e pece
impronte dure
di mani al suolo che con pugni e dita
segnalano la vita
un'arco ribassato la cupola
vuota al passaggio
squarciato osservatorio delle stelle
che piu' vicine sembramo fiammelle
in una notte che sobbalza a danza
aride geologie dei tanti inganni
strati di sabbie
crinali aspri per gli appennini
dorsali a spine
rilievi al vento ed erbe e zafferani lilla
sulle pendici che di basalti
sorreggono le tinte


pino de stasio
( stesura definitiva)
8 e 9 aprile aprile 2009

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07/04/2009 16:37:34
Maurizio Chierici: Il gas che fa la spia nella capitale del terremoto

Impossibile prevedere i terremoti. Quando il radon esce dalla terra non è detto che la terra si scuota. Chi fa pronostici è un alla ricerca di pubblicità. Tutti d'accordo dal sottosegretario Guido Bertolaso agli esperti togati al lavoro in Abruzzo. Il radon è un gas radioattivo; risale in superficie appena le falde cominciano a scricchiolare ma è solo uno dei segnali e non sempre va preso sul serio: gli scienziati italiani la pensano così. I tecnici americani devono credere alle fate morgane: per monitorare la presenza improvvisa di radon spendono milioni di dollari l'anno. Ecco la domanda: quanti rilevatori di radon accompagnano l'instabilità dell'Appennino dalla Liguria alla Calabria, dorsale sismica ad alto rischio? E quanti esperti e quanti laboratori sono incaricati del monitoraggio? Spreco Usa o disattenzione italiana?
In California il terremoto è un nemico che spaventa come le ombre di Al Qaeda. La falda di Sant'Andreas attraversa la baia di San Francisco, taglia il campus dell'università di Standford, sfiora una falda minore con la quale si riunisce alle spalle di Los Angeles. Il fosso di Sant'Andrea è un taglio ormai non più sotterraneo, si allarga di qualche centimetro l'anno, chissà se fra un secolo Hollywood diventerà l'isola dei famosi. Il punto critico dove le due fenditure cominciano a sfiorarsi è un paesino di nome Parkfield, campi e sabbia in fondo alla valle dell'Eden qualche chilometro da Salinas, fondale della grande depressione anni '30 raccontata da Steinbeck. Parkfield è stata dichiarata . Il big bang dovrebbe succedere qui. Vent'anni fa Washington ordina agli abitanti di sgombrare: municipio requisito dallo stato, ma i contadini non vogliono abbandonare pascoli e case. Per evitare sgomberi fastidiosi la protezione civile Usa li assume come impiegati-sensori: danno l'allarme quando succede qualcosa. Parkfield registra più o meno 200 scosse l'anno, di piccola ma anche pericolosa intensità. Il popolo dei volontati non deve spaventarsi e non deve telefonare a nessuno. Ogni casa é imbottita di rivelatori di ogni tipo sintonizzati a un satellite che ritrasmette agli osservatori di San Francisco e Los Angeles cosa succede o cosa dovrebbe succedere. Radon grande ossessione. In ogni stanza, automobile (con targa Governo degli stati Uniti), rubinetto, stalla, pollaio, i rilevatori cercano ventiquattro ore al giorno tracce del gas sentinella, aria e acqua soprattutto, ma non perdono d'occhio il sudore delle persone. Il signore e la signora Wayne vanno a letto con la macchinetta sotto il pigiama; tutti gli abitanti dormono così. La polizia ferma gli automobilisti lungo la strada: multe e pericolo di espulsione dal villaggio se non trovano il sensore a fior di pelle. Ricevono uno stipendio e maturano la pensione di stato, contratto che nessuno vuol perdere anche se la loro vita non è cambiata da prima della nazionalizzazione della paura: mucche al pascolo e conigli sotto tende climatizzate in questa California bollente, per sei mesi l'anno sfiora i quaranta gradi. Insomma, abitudini che non cambiano e doppio stipendio ma col radon da tenere d'occhio. Hanno trasformato l'inconveniente nel bric brac della bigiotteria dei posti di turismo. Vendono termometri spezzati e magliette con un'ombra sorridente che annuncia: sono il radon e vi tengo d'occhio.

mchierici2@libero.it



Il Radon è un gas radioattivo più pesante dell’aria, incolore, inodore, chimicamente inerte, praticamente impercettibile senza adeguati sistemi di rilevamento.
Proviene prevalentemente da terreni con un elevato contenuto di Uranio/Radio quali tufi, pozzolane, alcuni graniti e rocce di origine vulcanica.
Il Radon 222,il principale isotopo di questo gas, è il prodotto del decadimento dell’Uranio 238 Mentre gli altri elementi della serie radioattiva sono solidi, il Radon è un gas e, in quanto tale, può infiltrarsi attraverso fessure e crepe, attraversare materiali porosi, dissolversi nell’acqua e penetrare così negli edifici anche attraverso le condutture idriche.
Una volta accumulatosi, il Radon può essere respirato e continuare la serie radioattiva all’interno dell’organismo, con grande danno alla salute aumentando il rischio di sviluppare neoplasie polmonari. Studi epidemiologici diffusi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) hanno, infatti, ormai scientificamente stabilito la cancerogenicità di questo gas.

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Roma, 6 apr. (Adnkronos) - Giampaolo Giuliani, l'esperto che avrebbe
predetto il terremoto che ha colpito l'Abruzzo, non sarebbe un 'ricercatore
ai laboratori del Gran Sasso dell'Istituto nazionale di Fisica nucleare', come
invece descritto da alcuni media.
Giuliani e' un perito elettronico, che non lavora nemmeno per l'Istituto che
io dirigo. Non e' un mio dipendente", il professor Eugenio Coccia, direttore
dei laboratori nazionali del Gran Sasso dell'Infn.

Ma al di la' dello status professionale di Giuliani, le sue affermazioni possono comunque ritenersi interessanti?
"Non nego che le piu' importanti scoperte possano arrivare anche da persone non titolate a livello accademico -spiega Coccia nell'intervista- Ma quello di cui parla Giuliani e' la capacita' di controllare l'attivita' sismica attraverso la
misurazione del gas radioattivo: una cosa che e' nota ai sismologi da almeno 50 anni, e che e' studiata ovunque. Nessun esperto avrebbe trattato con tanta
ingenuita' un argomento del genere".
Quanto alla previsione fatta da Giuliani, Coccia afferma: "In base alle sue previsioni bisognava evacuare Sulmona otto giorni fa. Se lo si fosse fatto, molto probabilmente gli sfollati sarebbero stati portati all'Aquila, e oggi sarebbero sotto le macerie. Ecco perche' dico che su queste cose bisogna andare molto cauti".
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Il tecnico abruzzese, denunciato per procurato allarme, spiega a un blog il funzionamento del suo "precursore sismico" "Così posso prevedere i terremoti.
In Abruzzo ci sono 5 apparecchi"

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Giampaolo Giuliani
ROMA - Giampaolo Giuliani, il tecnico denunciato per procurato allarme dopo aver previsto che un terremoto di grande entità avrebbe potuto colpire la zona di L'Aquila, era stato intervistato il 24 marzo anche dal blog DonneDemocratiche.it . Nell'intervista, dopo aver raccontato com'è nato il suo apparecchio, aveva corretto la sua prima previsione, dicendo: "Mi sento di poter tranquillizzare i miei concittadini".
In un'altra intervista, rilasciata ad una tv locale, ora visibile su You Tube e sul sito di Repubblica.it, era stato più determinato e aveva detto che una rete di "precursori" potrebbe garantire una capacità predittiva di grande rilevanza umana e sociale.

Sulle sue dichiarazioni, che in queste ore fanno il giro dei mezzi di informazione, si sta scatenando una polemica, se è vero che l'Istituto di Geofisica e Vulcanologia ribadisce oggi in un comunicato ufficiale: "Si sottolinea la circostanza secondo la quale, allo stato attuale delle conoscenze, non è possibile realizzare una previsione deterministica dei terremoti (previsione della localizzazione, dell'istante e della forza dell'evento). Ciò è vero anche in presenza di fenomeni quali sequenze o sciami sismici che nella maggior parte dei casi si verificano senza portare al verificarsi di un forte evento.
Una scossa quale quella che si è manifestata oggi viene normalmente seguita da numerose repliche, alcune delle quali probabilmente assai sensibili."
Nell'intervista a DonneDemocratiche, Giuliani specifica che il suo "precursore sismico" arriva ad anticipare il verificarsi di un terremoto fino a 6-24 ore prima.
La tecnica è basata sullo studio del "comportamento" dell'elemento chimico chiamato Radon.
Ecco il racconto di Giuliani: "Nel 2001 stavamo osservando il misuratore di particelle cosmiche presso l'Istituto quando, in corrispondenza del terremoto in Turchia, rilevammo una quantità straordinaria, rispetto al solito, di radon. Così ho impiegato quasi 2 anni per realizzare da solo uno strumento in grado di rilevare il radon, iniziai ad osservarlo ed a studiarlo, e con l'aiuto di un sismografo mi resi conto che la concentrazione di radon aumentava in corrispondenza di un evento sismico.
Nel 2002, ad esempio, in corrispondenza del terremoto di S. Giuliano, registrammo valori 100 volte maggiori alla norma, ma disponendo di 1 solo precursore sismico eravamo in grado di emanare un allarme per un evento sismico che distava più di 50 km da L'Aquila, senza poter fornire altre informazioni circa la collocazione o la direzione dell'evento stesso.
Oggi con 5 precursori saremmo in grado di essere molto più precisi, triangolando i dati ed i segnali di concentrazione del radon"
Dopo aver fornito elementi utili sulle caratteristiche del Radon, Giuliani dice che il suo apparecchio non si trova nel campo della teoria, me ne esistono già cinque esemplari:" "I 5 Precursori sismici si trovano a Coppito, nel Laboratorio del Gran Sasso (ospite dell'INFN), presso la scuola De Amicis, a Fagnano e a Pineto; sono tutti a più di 3 metri sotto terra e in corrispondenza di un evento sismico rilevano nello stesso momento, lo stesso segnale creando un grafico perfettamente sovrapponibile."

Poi Giuliani entra nel merito degli allarmi che si sono verificati in Abruzzo e della sua previsione:
"I dati ottenuti in questi 9 anni di studi, ci hanno consentito di rilevare un rischio sismico maggiore nel periodo invernale che va da novembre ad aprile. Senza voler banalizzare, ma per semplificare i concetti, posso aggiungere anche che l'attività sismica è strettamente correlata alle fasi lunari.
In particolare quest'anno, il sistema Terra-Luna, si è venuto a trovare al Perielio (punto più vicino al Sole, in inverno) con la Luna nello stesso periodo alla minima distanza dalla Terra, e con il Pianeta Venere allineato, in fase di Venere piena anch'essa vicina.
L'attrazione gravitazionale delle masse sulla Terra hanno intensificato l'effetto marea sul nostro pianeta, rendendo gli eventi sismici più rilevanti, rispetto agli altri sciami, cui siamo stati interessati negli anni precedenti.
Mi sento di poter tranquillizzare i miei concittadini, in quanto lo sciame sismico andrà scemando con la fine di marzo."
Ma evidentemente il metodo non è ancora accettato uniformemente. Giuliani descrive così l'atteggiamento della comunità scientifica: "Mi osserva con interesse ... una parte mi da fiducia, come dimostra anche il Direttore dell'INFN che mi ha messo a disposizione un locale per ospitare uno dei 5 Precursori sismici; una parte è un po' più cauta e scettica."

(6 aprile 2009)

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TERREMOTO: AMBROSIO (INFN), GIULIANI HA RAGIONE SU GAS RADON

Stampa - Roma, 6 apr. - Conosco bene Giuliani perche' ho lavorato quattro anni con lui.
Negli ultimi tempi ci siamo scambiati dati sulla possibile correlazione terremoti-emissioni di gas Radon.
Nei laboratori del Gran Sasso c'e' un interferometro laser che registra gli spostamenti della roccia perche' il laboratorio e' attraversato da una faglia sismica: questa e' una cosa nota.
Lo afferma Michelangelo Ambrosio, Dirigente Ricerca Infn (Istituto Fisica Nucleare) di Napoli, in una lettera all'associazione 'Giuseppe Dossetti' in cui nota "trascurare con superficialita' le applicazioni di nuove tecnologie solo perche' proposte da ricercatori non appartenenti allo establishment preposto a tale funzione e' una negligenza criminale di cui oggi paghiamo le conseguenze".
Insomma, una conferma della teoria di previsione del terremoto di Giampaolo Giuliani.
"Le tragiche sequenze di queste ore del terremoto in Abruzzo rendono piu' che mai attuali le indicazioni degli scienziati - si aggiunge nella nota - che compiono studi di vulcanologia come il Dott. Giuliani tecnico e ricercatore del laboratorio di fisica del Gran Sasso".
Quindi a supporto della tesi Giuliani c'e' l'intervento ora di Ambrosio dell'Infn di Napoli e del responsabile dell'Osservatorio per la Tutela e lo Sviluppo dei Diritti dell'Associazione, "Giuseppe Dossetti", Corrado Stillo.
"Chiediamo che quanto prima si apra un serio dibattito sul perche' studi di previsione ricercatori italiani sulla possibile previsione di terremoti non sono presi in considerazione.
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Non e' l'ora delle polemiche ma e' opportuno che in un Paese sismico come il nostro -sostiene Stillo gli studi sulle previsioni basate sull'emissione di gas radon siano valutate come avviene in altri Paesi,tra cui il Giappone, dove da tempo i dati sul radon vengono presi ed analizzati dagli esperti".
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Comunicato stampa riguardo al terremoto in Abruzzo Azioni sul documento
6 aprile 2009
In riferimento alle notizie stampa riguardanti il terremoto che ha colpito la notte scorsa la regione Abruzzo, l’Istituto Nazionale di Astrofisica precisa quanto segue:

1. l’Istituto Nazionale di Astrofisica ha come missione e scopo lo studio dei fenomeni che avvengono nello spazio e nell’universo e non di terremoti o altri fenomeni legati alla geofisica;

2. il signor Gioacchino Giampaolo Giuliani è un collaboratore tecnico non laureato dell’Istituto di Fisica dello Spazio Interplanetario di Torino, che è una delle venti strutture INAF;

3. il signor Giuliani lavora, come collaboratore tecnico, presso i Laboratori Nazionali dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) del Gran Sasso per conto di IFSI-INAF, nel quadro di una collaborazione multipartner nell’esperimento LVD (Large Volume Detector) per la rivelazione di neutrini prodotti da collasso gravitazionale stellare;

4. le attività del signor Giuliani rispetto la presunta possibilità di previsione di terremoti non sono una ricerca INAF, ma vengono svolte dal Giuliani stesso per scopi personali al di fuori dell’orario di servizio per l’Istituto.
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COMMENTI

......... Boris Behncke alle 21.27 del 06 aprile
allora dal punto di vista di un geologo (me stesso) direi che dalle previsioni valide dei terremoti siamo ancora distanti anni luce.
Ciò è dovuto in parte al fatto che i terremoti nascono a molti chilometri di profondità, in zone dove non abbiamo modo di guardare con nessun mezzo, quindi non conosciamo con esattezza le condizioni fisiche che determinano se un certo tipo di roccia subisce lo stress fisico solo fino ad un certo punto e poi si rompe, producendo un terremoto.
Il radon, del resto, è un gas che si libera solo nei pochi metri più superficiali di roccia - non viene dall'interno della Terra, come forse si crede in questo momento.
Quindi ciò che può indicare è una fratturazione estremamente superficiale della crosta, certamente in nessun modo legata alle fratturazioni che causano i terremoti in profondità.
Giuseppe Renato de Stasio alle 21.29 del 06 aprile
rispondiamo caro Boris Behncke alle domande del signor Giuliani ora trasmessa da Vesta
Boris Behncke alle 21.29 del 06 aprile
Ogni qualche anno spunta qualcuno che dichiara di aver trovato il metodo per prevedere i terremoti.
Poi tutti questi scompaiono, e i terremoti continuano a fare disastri, non perché mancano previsioni, ma perché manca la prevenzione.
Che dovremmo aspettare, che qualcuno lancia l'allarme - senza aver informazioni precise su quando, dove, con quale .magnitudo - e andiamo via tutti, tranquilli, ad aspettare non so quanto tempo non so dove e in quali condizioni, che si verifichi il fatto.
Non è meglio vivere in case antisismiche, e sapere anche nel momento che succede, almeno non rischio di morire?
Ma qui ancora si pensa di fare il ponte sullo stretto di Messina, piuttosto che costruire ospedali, scuole, forse pure abitazioni antisismiche in quella stessa zona speriamo che qualcuno oggi si sia svegliato.
Giuseppe Renato de Stasio alle 21.31 del 06 aprile
la Scienza non puo' dire che non vi e' un metodo di conoscenza nuovo.. Giuliani , umile tecnico del gran sasso , dice che dal 2003 ci sarebbe un metodo per prevedere i fenomeni tellurici rispondiamo a questo! Boris Behncke alle 21.34 del 06 aprile
credo che se ne discuterà all'infinito nei giorni e nelle settimane a venire ... ma purtroppo è così - se qualcuno avesse trovato il metodo di prevedere terremoti già nel 2003, allora perché sono morti in 300 mila nel 2004 intorno all'Oceano Indiano, 70 mila nell'anno successivo nel Pakistan, e così via?
Boris Behncke alle 21.39 del 06 aprile
ma credetemi, io ci sto pure lavorando col Radon, sull'Etna, dove questo piccolo gas si è rivelato un indicatore abbastanza promettente di faglie e di movimenti di magma nel vulcano.
Una cosa importante è che il gruppo nel quale lavoro pubblica i metodi che utilizziamo e i risultati in pochissimo tempo in riviste internazionali così che anche i colleghi altrove possano applicare il metodo e vedere se funziona o no, è così che si fa.
Però dopo anni di studio non abbiamo ancora trovato processi ed indicatori sufficientemente precisi ed affidabili per osare di fare previsioni ... ripeto, non ci siamo.
Nel frattempo, occupiamoci di prevenzione.
E' come guidare in macchina, non è che lo evitiamo, ma facciamo la patente, seguiamo (nella migliore delle ipotesi) le regole del codice stradale .. con i terremoti, con tutti i disastri, è essenzialmente la stessa cosa
Giuseppe Renato de Stasio alle 21.39 del 06 aprile
caro Boris il Capitale!.....

Flora Muiesan alle 21.40 del 06 aprile
Ma perché non prestare attenzione ad un fisico che ci lavora da 10 anni con tanti altri? Vi casca la corona se provate a ragionare un po' e a chiedere su quali presupposti si basano le sue previsioni?
Già, in Italia solo chi ha un "nome" o è stato messo li per le sue conoscenze (politiche o di altro tipo), conta, e poi tutte le idee innovative sono sempre state contestate (vedi anche Galilei, ecc.). Vergognatevi tutti a difendere le vostre posizioni e caste nell'ignoranza, ci sono stati moltissimi morti che forse si sarebbero potuti evitare.
SONO DAVVERO INDIGNATA DA QUANTO ESPOSTO DA BORIS

Boris Behncke alle 21.41 del 06 aprile
eh sì perché deve avere ragione Giuliani che si occupa di Radon e non Behncke che pure si occupa di Radon ... ?

Giuseppe Renato de Stasio alle 21.45 del 06 aprile
dialogate senza caste ed accademismi sterili...c'e' della verita' in Giuliani forse una geniale intuizione ve lo dice un poeta che legge la Natura e gli animali che urlavamo dalle 23 e la luna che rosso aratro appariva acquosa.........i Segni !!! la natura ci parla ascoltiamola!
Boris Behncke alle 21.45 del 06 aprile
mi ... è successo troppe volte di aver creduto che avessi scoperto come funziona, per esempio, questo vulcano qui, l'Etna ... e l'ho dichiarato ad alta voce, in pubblicazioni internazionali, per poi vedere che le cose sono molto, mooooooolto più complicate, e poi si evolvono, come facciamo noi stessi.
Ora, pure con molto più esperienza, farei molta attenzione a ciò che dico pubblicamente, per quanto riguarda le nostre conoscenze (e le mie in particolare).
Ma una cosa non smetterò mai a dirla:

fate PREVENZIONE.

Non aspettate che qualcuno inventi la pillolina magica.
Fate ciò che potete sin da oggi. E ci sono tante cose che si possono fare.
Non è meglio questo piuttosto dare la responsabilità ad altri, maghi, scienziati, politici ... ??
Flora Muiesan alle 21.54 del 06 aprile
@BORIS SONO SEMPRE PIù INDIGNATA DI QUELLO CHE SCRIVI.
Giuliani che .è un fisico di un'istituzione italiana se non sbaglio è il primo che ha detto queste cose. Invece di collaborare e capire quello che sostiene vi mettete tutti in competizione, E' INCREDIBILE, ognuno vorrebbe essere il primo, MA VERGOGNATEVI, e, se non ho capito male tu sei un geologo che è cosa molto diversa da un fisico.
BASTA!!! METTETEVI TUTTI A COLLABORARE CON CHI HA DELLE INTUIZIONI INNOVATIVE. Non rispondo più a nessuno sono troppo incazzata !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Boris Behncke alle 21.56 del 06 aprile
scusami Flora, con quale criterio credi di poter giudicare che in Giuliani abbia ragione ed io no ... ?
sei tu dentro questa materia? sei convinta che sia meglio aspettare il piccolo genio sottovalutato che si rivela il genio che nessuno vulle riconoscere, e nel frattempo vivere come se niente fosse, anzi che prepararti sin da ora ... ? ma come fai ad essere indignata ???
Boris Behncke alle 21.58 del 06 aprile
in ogni caso, cara Flora, noi STIAMO collaborando, e i terremoti sono compito soprattutto dei geologi e più marginalmente dei fisici e ancora come mai credi di poter valutare tu chi ha ragione qui e chi no ??? Sei tu geologa o fisico ? Qual'è la tua competenza in campo, altro che fare l'indignata speciale ???
Boris Behncke alle 21.59 del 06 aprile
poi forse non ti sei resa conto che io faccio esattamente il contrario, non voglio proprio essere il primo perché rischio di dire delle ca**ate incredibili ... ammetto di non aver capito granché e il problema sta proprio lì
Boris Behncke alle 22.00 del 06 aprile
chi dice di aver capito tutto è sospetto finché non lo prova
Boris Behncke alle 22.01 del 06 aprile
infine, ancora Flora, credi davvero piuttosto qualcuno che vedi in TELEVISIONE .. che qualcuno che ti sta parlando direttamente (okay ammetto, virtualmente ...) ???
Boris Behncke alle 22.03 del 06 aprile
infine, giusto per la cronaca, sono uno dei tanti precari nell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che rischiano di trovarsi, grazie alle idee del governo attuale, con il sedere per strada tra pochi mesi, che nonostante ciò deve nutrire una famiglia compresa una figlia di 4 anni; uno che rischia la vita andando sempre di nuovo su un vulcano in eruzione per forse capirci un pochettino in più e sei a questo punto tu che ti dovresti vergognare perché non hai proprio idea di che e con chi stai parlando.